La serie di illustrazioni “le donne dell’Ossola” nasce dalla nostra grande passione: il motore che ci muove alla costante ricerca degli usi, delle tradizioni, della storia e delle curiosità che hanno attraversato le valli ossolane.
Un rispettoso e curioso sguardo al passato per scoprire le radici di un popolo che ha fatto la storia di questo territorio, dando voce a chi, come le donne delle valli, supportandosi vicendevolmente, si sono rese inconsapevoli protagoniste di un eroismo umile, del quale non vi è traccia tangibile se non nei costumi tradizionali. Abiti che rappresentano tutto un mondo immateriale, fatto di saperi, di vicende e soprattutto di fatiche: le fatiche delle donne che da sole hanno custodito il territorio, la famiglia e molto altro, quando gli uomini emigravano in cerca di fortuna.
Questi ABITI non rappresentavano soltanto un certo “modo” di vestire ma diventavano simbolo di appartenenza.
Il costume identifica una comunità, le sue tradizioni e il suo territorio e indossandolo si diventa parte di tutto questo, si diventa “ambasciatrici” delle tradizioni e della storia di un popolo e ci si assume le responsabilità che ciò comporta.
Attenzione però non si tratta di costumi popolari che rendono pittoresco l’ambiente di montagna, si tratta bensì di abiti che determinano il segno distintivo di una comunità. Vi è tra queste due visioni un confine molto sottile, ma che bisogna stare attenti a non oltrepassare. A questi abiti si deve rispetto per ciò che rappresentano e custodiscono.
Ogni comunità ha dato vita ad un suo personale abito. Ogni donna della comunità ha poi personalizzato il proprio vestito. I dettagli, i ricami e la passamaneria erano ciò che rendeva unico l’abito. Non è possibile raccontare l’abito della comunità con una sola fotografia, per questo abbiamo fatto un lavoro di sintesi per rappresentare gli elementi tipologici che caratterizzano questi abiti, con l’intento di suscitare in voi la giusta curiosità per andare alla ricerca di tutti i dettagli che ogni singolo abito custodisce!